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llora la Camera ha dato la fiducia al governo Letta con 379 sì, 212 no, 2 astenuti e 36 assenti ; un altro passo verso una stabilità politica da molti osteggiata, ricorda tanto la battuta del marito che far dispetto alla moglie si tagliò gli attributi.
I maggiori oppositori per populismo l’uno, l’altro guidato dal pregiudicato decaduto, sono i fomentatori di una campagna di delegittimazione a 360°, salvo il loro pensiero quello degli altri non è preso nemmeno in considerazione per un confronto costruttivo.
Dei passi significativi, hanno dato l’idea del pensiero di questo governo :
«Ho la determinazione a lottare con tutto me stesso per evitare di rigettare nel caos tutto il Paese proprio quando sta rialzandosi… L’Italia è pronta a ripartire ed è nostro obbligo generazionale … Il 2 ottobre , a dispetto del voto finale, mi sono rivolto a una nuova maggioranza politica, meno larga ma più coesa negli intenti … Oggi ciò che chiedo è di confermare quella fiducia per segnare anche una discontinuità e segnare bene un prima e un dopo. Nelle prossime settimane proporrò un patto di governo, lo chiamerò “Impegno 2014”».
Le idee nel suo complesso sono positive e costruttive, resta da vedere che dopo i proclami s’avverino i fatti, gli elettori sono ridotti allo stremo, prede facili per demagoghi e qualunquisti, come scrive Enrico Mentana :
”Nella protesta dei forconi troviamo ogni tipo di arrabbiato: dall’autotrasportatore al cassintegrato, dal disoccupato alla partita Iva, dal pensionato all’ultrà calcistico, dal noTav al neofascista. Gente comune, senza collare, che aspettava l’occasione per farsi sentire. Non poteva non succedere: troppa rabbia è stata tenuta compressa per troppo tempo. E non sarà certo l’ultima volta.”
Ma la parte sana del paese è la grande maggioranza, eccone un esempio
“
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Più chiaro di così !
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