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opo tante sofferenze auricolari, vedi talkshow e monologhi strappalacrime, ieri a Roma adde 27 novembre 2013 alle ore 17.43 l’Aula del Senato ha votato sì alla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva a quattro anni per frode fiscale.
Molti lo definiscono atto epocale, altri complotto contro la democrazia che il miliardario che li stipendia, la usa solo per fini personali, e la politica solo come salvacondotto onde evitare la Giustizia.
Una bella riflessione di Antonio Polito su Corsera
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Questa storia doveva finire tanti anni fa, ma la collusione, connivenza e pavidità degli altri partiti , gli hanno permesso di arrivare dove è arrivato ; evitando la legge e dove fosse necessario piegarla ai propri usi con leggi ad personam.
Nel Senato si è assistito ad uno spettacolo surreale, i peones del #pregiudicato era come se fossero su di un set di Mediaset, le donne i gramaglie come prefiche pronte a piangere il morto, mentre gli altri erano invasati da logorrea dialettica dilatoria stile “un giorno in Pretura”.
Adesso, si può girare pagina e ricominciare a fare qualcosa per il paese, anche se vi sono tanti bastian contrari ancor più velenosi guidati dal botolo ringhioso di Bru Brù (vauro dixit) ; unica speranza che mettano da parte i fatti personali e ci si preoccupi di quelli del popolo italiano.
Però almeno con un piccolo ritocco alla Legge di stabilità, avremo qualche milione in più da spendere, visto che è diventato un privato cittadino, spero bene che gli tolgano l’esercito e le macchine a spese dei contribuenti, è sufficientemente ricco da pagarsele coni suoi soldi.
Anche perché “il furbillo” per tutelare la sua “privacy”, già dal primo mandato era riuscito a sostituire gli uomini dello Stato con quelli della security di Fininvest e Standa e da quel giorno in poi a libro paga degli italiani.
Ma questa è un’altra storia, non credo che la faranno, salvo che quelli del M5S ci si mettano d’uzzo buono, costringendo gli altri partiti a fare pulizia di prebende e benefit non dovuti.
1 commento
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Michael Santhers scrive:
29 Novembre 2013 a 11:23 (UTC 1)
temo tutto come prima,già renzi incomincia a scalciare troppo,vuoi vedere che la sinistra senza berlusconi non sa cosa dire e lo rimette in piedi