Soldi ma soprattutto appalti, favori, promesse politiche. Si inizia con qualche incontro a ristorante, magari davanti a una cena a base di pesce fresco e champagne – il genere preferito dai boss – e si conclude con un brindisi di augurio che suggella un patto. Nel mezzo, il sostegno durante il periodo pre-elettorale, con uomini di riferimento sempre presenti durante i dibattiti, i convegni, e persino le mondanissime feste, impegnati in una campagna elettorale parallela, porta a porta, per convincere i “paesani” a votare per un candidato ben preciso. E poi, ovviamente, la ricompensa: favori concreti o moneta sonante
Ott
11
“Così le cosche si vendono ai politici”
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