Era il 1992, quando un movimento creato dal “diplomato Scuola Elettra”, arrivò all’empireo della Camera e del Senato, come definisce il “maronzio pensiero” la Lega Nord è una forza «post-ideologica», perché nata dopo la caduta del muro di Berlino e al tempo stesso di destra e sinistra.
Dopo un ventennio giù di lì, la caduta ignominiosa pari a tanti altri partiti dell’epoca di mani pulite, soldi e potere sono il male oscuro della politica fine a se stessa e padronale.
Adesso con queste elezioni amministrative, visto che la storia ha i suoi corsi e ricorsi, ecco nascere un nuovo movimento sempre sotto l’egida padronale, con il quale si vuol dare un vento di nuovo alla politica stantia.
Ed ecco nascere il “Movimento 5 stelle”, dal significato criptico ma con un suo soviet supremo, classico di quando sul simbolo viene marcato il nome del padrone ; il disegno di prendere la scena politica era disegnato da tempo concludendolo con queste elezioni amministrative.
Come all’epoca del ‘che c’azzecca’, i partiti sono frantumati dalle loro beghe interne, dal lezzo della corruzione e concussione e non per ultimo dalla perdita di credibilità ; da qui la voglia del nuovo o del voto di protesta, Cicciolina dei Radicali insegna.
Il vento del grillismo ha soffiato per la penisola ed ha mietuto i suoi consensi, ma adesso il banco di prova saranno i risultati, ed in questi tempi in cui abbiamo un governo tecnico che arranca alla giornata a salvare il salvabile sarà ben dura.
Adesso si staranno beando dei loro successi, incensati dai loro cantori e bardi della carta stampata, ma dovranno ben riflettere, che gestire la “cosa pubblica” non è una chattata in rete o un Meetup tra amici di parrocchietta.
Dovrebbero tener a mente la massima ciceroniana : “ Ne sutor ultra crepidam ” (che il calzolaio non giudichi oltre la scarpa), e forse avranno un futuro.
Mag
10
« Dal celodurismo al grillismo »
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1 commento
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Anna Mazzone scrive:
10 Maggio 2012 a 09:21 (UTC 1)
la penso come te, Franz