ORA DI PUNTA
Persino Bossi ha detto di smetterla, ma i “No Tav” vanno avanti, incuranti del fatto che le loro file si vanno popolando di mestatori, picchiatori, provocatori, mascalzoni che nulla hanno a che fare con la protesta in difesa dell’ambiente (giusta o sbagliata che sia, come nel caso della Valle di Susa), come nulla avevano a che fare con altre proteste, nate da bisogni e malumori legittimi, o comunque comprensibili, e sfociate in episodi di teppismo e di terrorismo urbano.
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