La vicenda del serial killer evaso a Genova durante un “permesso premio” e’ vergognosa ed emblematica di un paese malato, come un edificio che perde calcinacci e destinato al collasso. I serial killer sono spesso sociopatici, ergo incapaci di empatia umana ma abilissimi nell’emulare i comportamenti socialmente apprezzabili (Ted Bundy aveva persino lavorato con successo ad un “telefono amico” per supportare psicologicamente gli aspiranti suicidi). Un sociopatico non puo’ cambiare la propria natura: concedere permessi premio a un serial killer pluriomicida o prevedere che possa uscire di galera e’ un atto insensato prima ancora che criminale verso la societa’. E non serve dire che in galera il serial killer sembra “innocuo” o “cambiato”: e’ come dire che una tigre in gabbia non e’ pericolosa. Liberate la tigre, e tornera’ a uccidere per nutrirsi. E’ la sua natura: cosi’ come lo e’ per un killer sociopatico. E non e’ accettabile ne’ credibile che un carcere non conosca i precedenti di un detenuto. Saranno, come sempre, i cittadini a farne le spese. E nel frattempo e’ stato assassinato il buon senso. Buongiorno, un buongiorno indignato, amici.
Dic
19
Indignazione – Pensierino di Falbalà
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