Queste elezioni israeliane si sono concluse con una grande sorpresa. Si chiama “Yesh Atid” (letteralmente: c’è un futuro), un movimento centrista con un programma tutto incentrato sull’economia, le questioni sociali, la lotta alla corruzione e, soprattutto, ai “privilegi” delle istituzioni religiose rispetto allo stato laico.
Fondato lo scorso anno da Yair Lapid, noto giornalista belloccio e senza peli sulla lingua, figlio del defunto politico anti-clericale Tommy Lapid (una sorta di “Marco Pannella israeliano”), Yesh Atid era visto da molti come l’ennesimo esempio di movimento civile moderato che non aveva alcuna possibilità di sfondare nella politica israeliana
Gen
23
Israele, la vittoria a sorpresa dei laici
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