A
ltro oscar europeo della nostra povera Italia, è quello che oltre il 50% delle regioni, è colpito dalla metastasi corruttiva, più della metà dei parlamentini italiani sono sotto inchiesta della magistratura per spese per il vezzo di gonfiare e truccare le spese a danno della collettività.
Nell’ ultimo triennio, il cancro del peculato ha colpito ben 280 politici su 1.356 tra presidenti, assessori e consiglieri regionali ; palmares spetta ai consiglieri, tanto in servizio che ex ed anche capigruppo.
Solo a partire da quest’anno, è stato modificato in senso più restrittivo Il regolamento sui rendiconti dei gruppi consiliari, ma non avendo fatto l’unità d’Italia, non da tutte le Regioni si sono adeguate.
Difatti l’obbligo di verifica «sussiste quando pubblico sia l’ente per il quale il soggetto agisce, pubblico sia il denaro utilizzato e pubbliche siano le finalità perseguite» ; mentre abbiamo assistito a spese invereconde e squisitamente a profitto personale.
Si legge sul Sole 24 Ore che
“
|
Davanti a questo scempio di denaro pubblico, in un momento di crisi estrema per reperire fondi, la Magistratura deve avere la mano dura per tale tipologia di reato, dando il triplo della pena senza patteggiamenti ; oltre all’interdizione a vita.
Ma purtroppo questa utopia, non è realizzabile nel nostro paese, ci saranno sempre frotte di legulei ad arzigogolare sulle norme, e gli amici degli amici per proteggerli ; finito il clamore una poltrona la troveranno sempre, ed il malaffare s’ingrassa alla faccia dei cittadini onesti.
Lascia un commento