E per una volta l’alba ha le luci di Milano e la dolcezza della casa addormentata: sul terrazzo e’ un concerto di merli, in camera il silenzio e’ rotto soltanto da un piccolo tarlo con il suo grattare nel legno di un mobile della mia infanzia; mi vesto e chiudo la valigia mentre la mia gattina reclama carezze e mi guarda con i suoi occhi verdi; volo in taxi verso la stazione e un gentile tassista condivide i suoi racconti di vita notturna e di lavoro; mi concedo un cappuccino cremoso al bar e sorrido osservando il barista allegro e ciarliero con tutti, e tutti escono dal locale con caffeina e buon umore nel cuore. Adesso pochi minuti di attesa e poi il treno correra’ veloce verso Roma: partire ha il sapore dolceamaro della Heimweh, la nostalgia e’ la mia compagna di questa alba meneghina che fugge verso il sole. Buongiorno, amici, si torna a Roma!
Mar
27
Pensierino di Falbalà
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