Forse mai come quest’anno siamo tutti, chi più chi meno, contenti di salutare questo 2013 che ha visto il paese depauperarsi, il lavoro crollare ai minimi termini, le speranze per i giovani ridursi a precariato saltellante e saltuario, il futuro di tutti più incerto che mai, dovendo affrontare un presente colmo di preoccupazioni ed iniquità con un governo indifferente ai nostri mali. E dunque mai come quest’anno farci gli auguri l’un con l’altro ha un significato molto più che simbolico e rituale: ciò che io auguro a me stessa, e a tutti voi amici, è che il 2014 possa portare un briciolo di ciò che meritiamo e possa restituirci la possibilità di sognare, di costruire; ed auspico che il 2014 possa vedere la politica fare ciò per cui i nostri onorevoli concittadini sono chiamati a fare: governare, che significa adoprarsi per il bene del paese, nella sua interezza, non soltanto per pochi o per poche lobbies in cambio di voti, e non perché mi aspetto che siano santi nel farlo, ma banalmente perché sono pagati per farlo, e chi non fa ciò per cui è retribuito commette un latrocinio; e il latrocinio più grave è rubare speranza e sogni, come è stato fatto a noi tutti. Vi auguro quindi di capitalizzare ciò che possedete di più caro: l’amore, che sia di parenti, familiari, amici o colleghi; vi auguro di prendervi cura di voi stessi, perché sempre da noi stessi parte qualsiasi meraviglia attuabile in questa vita e per gli altri; vi auguro di saper scorgere e apprezzare la vera bellezza, che sia un ciuffo d’erba che ondeggia nel vento o il sorriso di chi amate. E ricordate che la vera bellezza è sempre in ciò che vi emoziona: emozionatevi, e vivete voi stessi ed il mondo che vi circonda. Addio 2013, e buon 2014 a voi, amici, sincero, di cuore.
Dic
31
Pensierino di Falbalà di fine d’anno
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