Prendo spunto da una serie di commenti apparsi su facebook in merito alla vicenda di Vittorio Sgarbi che si dimette da Sindaco di Salemi. Ho conosciuto Vittorio qualche anno fa a Firenze, dopo una serie di “carteggi” quando era protagonista di Sgarbi Quotidiani, e fino ad allora l’ho sempre giudicato per quello “che si vedeva” in tv, una persona culturalmente avanzata ma a volte un pò troppo sopra le righe, con degli atteggiamenti apparentemente aggressivi. In realtà, quello che le persone (una parte di esse) non ha mai capito di Sgarbi, è che lui veniva pagato per fare quel lavoro, come lo è ad esempio un vigile urbano che in divisa può sembrare altezzoso, ma da cittadino una persona estremamente gradevole. Vittorio Sgarbi è così. Un contenitore storico più che critico d’arte, capace di apprezzare le bellezze dei luoghi storici, qual’è la nostra Italia, che trasuda di opere che andrebbero conservate, restaurate e messe in mostra. Vittorio Sgarbi è l’unica voce potente che si è battuta per la conservazione della nostra città, così com’è, ad iniziare dal progetto della palazzina Isozaki sotto gli Uffizi, o per la battaglia della costruzione di un posteggio davanti alla Fortezza da Basso patrimonio dell’umanità. Cose che ai miei cari concittadini fiorentini sono già passate di mente, i quali non vedono le brutture prodotte dalla Quadra Progetti (abbondantemente inquisita) in città. Loro giudicano Sgarbi “spregevole, prepotente e arrogante” ma non giudicano un palazzo che rimarrà li per diversi anni a imbruttire un luogo che ha avuto tra i suoi architetti Messer Filippo Brunelleschi. Questo è per fare un esempio su come una parte degli italiani ragiona in merito alle figure politiche… Già, le figure politiche… Oggi abbiamo un governo tecnico che dice e fa quello che vuole, in barba a tutto e a tutti… Non solo… Ci fa anche la morale sul posto fisso, quando figli, cugini e amici dei nuovi ministri occupano posti fissi da anni. Parte del popolo è così… Tecnici e politici odierni non avranno il mio voto alle prossime elezioni, sono tutti una massa di amebe che non avranno mai un posto nella storia, e con loro ci metto il loro elettorato pronto ad essere imbonito con le belle parole e sorrisi. Lo stesso elettorato che nel 1938 inneggiava al Duce e 7 anni dopo lo impiccava per i piedi. Questi sono gli italiani oggi. Vittorio Sgarbi signori miei, con le dovute “sicurezze”, me lo giocherei con diverse persone ma non alla guida del paese o di una città, ma sulla valorizzazione di Firenze e delle tante città e cittadine che conservano quello che siamo stati e che non saremo più. Se poi lui è un pò colorito nel fare certe affermazioni o irascibile se qualcuno gli si mette di traverso, non è forse lo specchio dell’italiano che si incazza fisso alla guida o vuole avere sempre ragione? Non è forse lo specchio dell’italiano che vorrebbe fare la vita del signore, avere l’harem, le belle macchine e che sogna di vincere al superenalotto per vivere la vita di chi già la vive? Se l’italiano è così allora anche io mi ritengo “spregevole, prepotente e arrogante” perchè almeno saprò distinguermi da una massa di “falsi buonisti, pecoroni e sopratutto invidiosi!”.
Feb
08
Un italiano, una volpe e l’uva
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